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Quando la ricerca torna sui banchi di scuola

30/04/2010

Progettato da IFOM con il MIUR, prevede la promozione di veri e propri poli di ricerca didattico-scientifica direttamente presso gli istituti scolastici in tutta Italia. Prima tappa: la Sicilia, dove si inaugura oggi il primo Polo, con sede a Palermo. 
Milano, 30 Aprile 2010 - Sono passati quasi 10 anni da quando IFOM, l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare che spicca nel panorama europeo come Centro d’Eccellenza nella ricerca sul cancro, ha deciso di affiancare alla sua innovativa ricerca e all’alta formazione anche la didattica scientifica rivolta al mondo scolastico, quale propria missione istituzionale verso la società civile, da cui l’Istituto viene sostenuto tramite FIRC (Fondazione Italiano per la Ricerca sul Cancro) ed AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). È nato così nel 2002 il Programma IFOM per la Scuola: “Come istituto di ricerca abbiamo avvertito l’esigenza di contribuire alla diffusione della cultura scientifica nel nostro Paese avvicinando innanzitutto i giovani alla Scienza con un approccio attivo e partecipativo.” Spiega il professor Marco Foiani, Direttore Scientifico di IFOM “l’obiettivo del Programma – continua Foiani – è di trasferire ai giovani sia dei contenuti scientifici aggiornati sia il metodo di osservazione, ricerca e verifica tipico del lavoro dello scienziato, offrendo percorsi di approfondimento e di orientamento a quegli studenti che sceglieranno domani una carriera scientifica” “ma soprattutto IFOM per la Scuola con le sue attività si propone di trasmettere al cittadino di domani quel senso critico, quello spirito di ricerca e quel bagaglio indispensabile di conoscenze scientifiche che gli permetteranno di capire in modo autonomo e consapevole le questioni poste dal progresso della scienza”. Obiettivo che negli anni si è tradotto nella progettazione e realizzazione di oltre 200 attività a titolo gratuito presso i laboratori di IFOM e presso le scuole stesse, coinvolgendo più di 10.000 studenti, 2000 docenti, 400 scuole. E, soprattutto, influenzando sensibilmente l’orientamento formativo e professionale dei giovani dopo il “banco di scuola”. Il tutto in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Il bacino d’utenza fino ad oggi era circoscritto, per questioni logistiche, a un raggio di circa 200 KM intorno a Milano, la città che ospita IFOM. Ma negli anni le richieste di partecipazione alle attività didattiche proposte dal programma si facevano incalzanti da parte di docenti e istituti scolastici di tutta la penisola. È cosi che, pochi mesi fa, è nata l’idea: ampliare l’ormai consolidato modello di collaborazione tra Ricerca e Scuola promuovendo la realizzazione di Poli didattico-scientifici nelle scuole del territorio italiano. I Poli istituiti localmente con la collaborazione e l’expertise di IFOM per la Scuola presso singoli istituti scolastici superiori di secondo grado dovrebbero poi rendersi autonomi nella gestione del progetto e porsi come punto di riferimento per tutte le strutture scolastiche del Territorio, mettendo a disposizione i propri laboratori e il programma didattico. Le attività previste da IFOM presso i Poli didattico-scientifici territoriali e presso la propria sede milanese spaziano da un ventaglio di laboratori tematici, alle conferenze scientifiche sulle frontiere della ricerca scientifica e oncologica, alle scuole estive di ricerca per docenti e studenti. “Sono molto soddisfatto – ha commentato Piero Sierra, Presidente di AIRC e FIRC – che una risorsa così preziosa per i giovani e per il futuro della ricerca possa ampliarsi e radicarsi localmente sul territorio, in zone decentrate rispetto a Milano. La scelta di portare un Polo scientifico-didattico in Sicilia rispecchia il nostro impegno di promuovere l’eccellenza della ricerca anche a livello regionale, ovunque ce ne sia la possibilità.” Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che ne ha condiviso da subito obiettivi e modalità. “Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca concorda con il carattere innovativo del progetto e con il suo approccio - afferma Mario Giacomo Dutto, Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica - La centralità del laboratorio è tra l’altro uno degli aspetti che il MIUR sta potenziando. Il rinnovamento metodologico della didattica delle scienze non può prescindere dal dedicare sempre maggiore spazio per le attività laboratoriali per favorire il consolidamento delle competenze in ambito scientifico e la continuità didattica nei diversi cicli di istruzione. Stiamo lavorando proprio in questa direzione”. La realizzazione del progetto dei Poli didattico-scientifici è prevista secondo una scansione graduale in “tappe” territoriali: prima tappa, la Sicilia. E non a caso: “si tratta di una Regione sin troppo nota per l’alto livello di dispersione e di abbandono scolastico, difficoltà puntualmente sottolineate dai media – spiega Dutto - ma, di contro, la Sicilia presenta forti potenzialità per la fertilizzazione di un progetto di questa portata: vi è infatti un’alta concentrazione di Università e Dipartimenti di Ricerca che possono fungere da incubatore di conoscenza e punto di riferimento per la produzione di nuovo sapere scientifico. Inoltre rappresenta circa il 20.3% degli istituti scolastici secondari di tutto il Mezzogiorno. E sia la Dirigenza Scolastica locale che le scuole dimostrano molta attenzione alla progettualità didattica”. Nasce quindi nel capoluogo siciliano il primo Polo didattico-scientifico d’Italia, che inaugura oggi, 30 aprile 2010, il suo laboratorio completamente attrezzato di ben 100 mq. La sede ospitante è un Liceo Classico Palermitano, il Vittorio Emanuele II. “una scelta non scontata – commenta il dottor Guido Di Stefano, Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia - ma perfettamente coerente con il carattere interdisciplinare e trasversale del progetto, di cui la scuola siciliana si è dimostrata pronta a raccogliere immediatamente la sfida”. Le scuole coinvolte attivamente nel progetto sono 4 (oltre al "Vittorio Emanuele II", il Liceo Scientifico "S. Cannizzaro", l’Istituto Magistrale Statale "Regina Margherita", l'Istituto Tecnico Industriale Statale "Vittorio Emanuele III") e il laboratorio è stato realizzato in pochissimi mesi. “La calendarizzazione – precisa Di Stefano - prevede entro il 2012 l’apertura a tutte le scuole del territorio siciliano”. Nel frattempo, in parallelo al consolidamento del polo siciliano, le prospettive strategiche del progetto lanciato da IFOM sono di attivare gradualmente altri poli in altre regioni italiane “con particolare attenzione – precisa Foiani - a quelle per le quali è previsto un Programma Operativo Nazionale volto a favorire lo sviluppo del sistema di istruzione e di formazione”.

ultimo aggiornamento: 04/12/12