Claudio Tripodo, nato a Palermo nel 1978, è un anatomopatologo esperto di immunologia dei tumori, con un forte interesse per lo studio del microambiente tumorale. Si laurea in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l'Università di Palermo con il massimo dei voti, la lode e la menzione della tesi sperimentale. Durante gli anni universitari, sviluppa una passione per l'immunopatologia, frequentando l'Unità di Immunologia della stessa università. Dopo la laurea, prosegue la sua formazione conseguendo la specializzazione in Anatomia Patologica nel 2007, anch'essa con lode. Nei primi anni della sua carriera collabora con importanti istituti di ricerca nazionali e internazionali, consolidando le sue competenze nel campo dell'anatomia patologica diagnostica e sperimentale. Nel 2005 frequenta il laboratorio di Immunologia dell'Università di Trieste, sotto la guida del Prof. Francesco Tedesco, dove si dedica allo studio del sistema del Complemento e al suo ruolo nelle patologie neoplastiche trattate con anticorpi monoclonali, approfondendo le interazioni tra cellule tumorali e il sistema immunitario. Di particolare rilievo è la stretta collaborazione con l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove, sotto la supervisione del dott. Mario Paolo Colombo, si dedica allo studio delle proteine matricellulari e del loro ruolo nella patogenesi e progressione delle neoplasie ematologiche. Nel 2011, fonda a Palermo il Laboratorio di Immunologia dei Tumori presso l'Università di Palermo, un laboratorio di ricerca dedicato alla caratterizzazione del microambiente immunologico e stromale delle neoplasie solide ed ematologiche. Sotto la sua guida, il laboratorio si afferma come un punto di riferimento per la ricerca traslazionale, con un focus sulla comprensione dei meccanismi del microambiente tumorale mediante lo sviluppo e l’impiego di metodiche d’indagine applicate ai tessuti e basate sulla patologia digitale e molecolare. Con oltre 280 pubblicazioni su riviste scientifiche di alto profilo, Tripodo è riconosciuto a livello internazionale per i suoi contributi nell’ambito dell'anatomia patologica e dell’immunologia dei tumori. Le sue ricerche hanno fornito nuove intuizioni sui meccanismi di evasione immunitaria e sull’adattamento delle cellule stromali nel contesto del cancro. Nel 2024, si trasferisce a Milano per dirigere il Laboratorio di Anatomia Patologica Avanzata presso l’IFOM, dove continua a portare avanti ricerche innovative sull'eterogeneità tumorale, sul rimodellamento del microambiente stromale nella cancerogenesi e sulle modifiche dell’emopoiesi associate allo sviluppo di neoplasie.