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A IFOM il Premio FamigliaLavoro 2011

15/04/2011

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Conferito a IFOM, l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano specializzato nello studio dei meccanismi alla base dello sviluppo dei tumori, il Premio FamigliaLavoro della Regione Lombardia per il programma di conciliazione dal titolo “La qualità della vita in un Istituto di Ricerca”.
Il Premio, consegnato oggi 15 aprile dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni al Presidente di IFOM Giuseppe Della Porta, è stato attribuito all’Istituto di ricerca milanese con le seguenti motivazioni: “IFOM vince il Premio FamigliaLavoro Terza Edizione – categoria Miglior progetto dedicato ai figli e familiari anziani dei dipendenti, con ‘La qualità della vita in un Istituto di Ricerca’, per l’attenzione rivolta a entrambe le sfere familiari del dipendente, ambiti cruciali in tema di conciliazione. Si tratta di un programma che integra una serie di iniziative rivolte a ricercatori italiani e stranieri e alle loro famiglie; tra le più importanti: asilo nido aziendale bilingue, servizi medici integrati gratuiti e visite specializzate anche a favore dei familiari, accoglienza amministrativa e linguistica, corsi di lingua e cultura italiana.”


il programma di conciliazione famiglia-lavoro che è valso a IFOM il premio prende le mosse dallo specifico ambiente di lavoro di un Istituto di Ricerca Scientifica di profilo internazionale: risorse umane giovani (età media 33 anni), con una significativa percentuale femminile (62%) e con una composizione estremamente cosmopolita (25% di stranieri provenienti da 23 Paesi del mondo), un percorso di carriera lungo e competitivo. In base a questo identikit, le iniziative previste da IFOM sono finalizzate ad agevolare l'attrazione di talenti nazionali ed internazionali, offrendo loro servizi che consentano di concentrarsi sul proprio percorso di carriera con il massimo rendimento e di conciliarlo con il proprio progetto familiare.
Lavorare in Ricerca comporta infatti passione, entusiasmo, impegno, dedizione, ma spesso significa anche compiere un sacrificio nella conciliazione tra famiglia e lavoro: il tempo dedicato alla vita di laboratorio, allo studio, all'aggiornamento, ai convegni internazionali viene per forza di cose sottratto alla famiglia, al partner, ai figli. E il conflitto tra le due dimensioni può spesso risultare inevitabile. “Abbiamo pertanto previsto dei servizi che agevolino la simbiosi tra carriera scientifica e vita privata, anziché ostacolarla” racconta il Professor Della Porta, Presidente di IFOM.

Per favorire l’equilibrio tra il percorso professionale dei ricercatori e la loro vita familiare, ad esempio, IFOM offre alle famiglie dei dipendenti un supporto per la gestione dei bambini tra i 10 e i 36 mesi tramite un servizio di asilo nido. Ubicato a pochi passi dai laboratori, l’asilo è ovviamente bilingue, vista la composizione internazionale dei piccoli ospiti, e prevede un orario estremamente flessibile (dalle 8 alle 19) per andare incontro alle esigenze del genitore-ricercatore.
Attenzione particolare è dedicata alle ricercatrici, di cui il 30% sono anche mamme, per garantire loro continuità di carriera. Tra le misure adottate da IFOM vi è la dotazione del Laboratorio G, un caso emblematico e unico nel panorama della Ricerca in Italia: si tratta di un laboratorio studiato ad hoc per le ricercatrici in dolce attesa o neomamme.
Di norma, infatti, nei centri di ricerca biomedica la vita di laboratorio è preclusa alle ricercatrici in stato di gravidanza, puerperio o allattamento poiché sussiste un potenziale rischio di esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici che in certe dosi e in determinati periodi della gravidanza potrebbero essere pericolosi per il bambino. Non appena una Ricercatrice sa di essere incinta deve quindi sospendere le sue ricerche e non le rimane altra opportunità che dedicarsi ad attività d'ufficio e bibliografica, sacrificando il proprio percorso di carriera scientifica per un periodo che costituisce un'eternità nel ciclo di vita di un progetto di ricerca.
“Il ‘Lab G’ – spiega Raffaela Zoboli, Direttore Amministrativo di IFOM - nasce quindi come ‘isola’ di ricerca protetta che consente alle ricercatrici di IFOM di conciliare serenamente il proseguimento della propria carriera scientifica con la maternità, offrendo loro l'opportunità di lavorare in condizioni di massima sicurezza con protocolli che da un lato prevedano l'utilizzo di sostanze più sicure e, dall'altro, possano essere applicati in qualsiasi altro laboratorio di ricerca”.

Oltre al binomio Famiglia-Lavoro, il ricercatore deve affrontare altre problematiche di carattere pratico che possono interferire con la concentrazione nell’attività scientifica. Per fare fronte a queste esigenze IFOM ha adottato un modello organizzativo grazie a cui il ricercatore può dedicarsi interamente alla Ricerca, senza dispersioni di tempo ed energie in impegni di natura organizzativa.
Tra le varie iniziative in questo senso, si segnalano quelle rivolte in particolare ai sempre più numerosi ricercatori stranieri reclutati in IFOM. “E’ un problema quello della burocrazia, precisa il Professor Della Porta - che costituisce oggi uno dei principali ostacoli per i ricercatori stranieri nella scelta di trascorrere un periodo di lavoro in centri di ricerca italiani. E questo si traduce nella difficoltà di attrarre talenti e di internazionalizzare la nostra Ricerca.” Per questo IFOM ha istituito un Servizio di Accoglienza amministrativo e linguistico internazionale che si occupa di agevolare l’inserimento dei ricercatori stranieri e delle loro famiglie nel contesto culturale italiano, di offrire mediazione linguistica nell’arco di tutto il percorso professionale in IFOM e di dare supporto nell’affrontare le procedure burocratiche territoriali per fare ricerca e vivere in Italia (visto di ingresso, permesso di soggiorno, assicurazione sanitaria, ricerca di alloggio, apertura di utenze, etc.).
Ai ricercatori stranieri e alle loro famiglie IFOM mette inoltre a disposizione un servizio di foresteria gratuita all’arrivo in Italia fino alla stabilizzazione nel proprio alloggio.

Trattandosi di un Istituto che fa ricerca sul cancro, non si poteva trascurare l’attenzione alla sfera della salute: a disposizione dei dipendenti e collaboratori di IFOM vi sono servizi medici integrati gratuiti tra cui un servizio di medico interno anche in lingua inglese e, per invitare tutti a prendersi cura di sé, una Card della Salute che offre un pacchetto annuo di esami e visite specialistiche presso un centro convenzionato.
L’attenzione alla salute si estende anche alla pausa pranzo: nella mensa aziendale è stato istituito un percorso di educazione alimentare salutare, che contempla un assortimento di piatti vegetariani e che prevede chiare indicazioni sugli ingredienti contenuti a vantaggio di diete particolari, anche di natura religiosa.

“Rispettare il dedicato equilibrio nella vita del Ricercatore tra coinvolgimento professionale e qualità della vita – conclude il Professor Della Porta - va sicuramente a vantaggio dei nostri collaboratori e della loro carriera ma non dimentichiamo che i risultati del loro lavoro producono direttamente dei benefici sulla Società, contribuendo al progresso della Ricerca sul Cancro”.

ultimo aggiornamento: 17/07/15